Fin dalla notte dei tempi l'uomo, nolente o volente, ha dovuto convivere e relazionarsi con la natura e con le numerosi leggi che la regolano. E' grazie alla potenza devastante dei fulmini che l'uomo preistorico scopre e impara a riprodurre il fuoco, è per merito del Sole che l'uomo può coltivare i campi e allevare il bestiame, è con l'aiuto dell'acqua e del vento che riesce a costruire macchine e quindi a progredire e civilizzarsi. In poche parole è grazie all'energia e alle sue mille forme che l'uomo riesce a sopravvivere: ma che cos'è l'energia?

La domanda è veramente molto semplice eppure necessita di una risposta articolata. Intanto una prima e indiscussa caratteristica che si può attribuire all'energia è la sua essenza polimorfa: ne esistono davvero tantissimi tipi! Possiamo parlare in generale di energia potenziale e cinetica di un oggetto posto ad una certa altezza da terra e poi lasciato cadere; possiamo analizzare l'energia chimica, dovuta alla rottura o alla formazione di legami chimici, dell'energia nucleare, prodotta da trasformazioni che avvengono nei nuclei atomici, dell'energia libera,collegata al lavoro che un sistema può compiere sull'ambiente. E ancora possiamo discutere dell'energia elettromagnetica, dell'energia termica, dell'energia elastica, dell'energia geotermica e di quella idroelettrica e anche delle energie rinnovabili : potremmo andare avanti all'infinito. E' davvero molto curioso come questa parola possa collegare tra loro campi e materie che, singolarmente, sembrerebbero inconciliabili: basti pensare che si parla di energia anche in psicologia, in filosofia e nelle varie religioni (la cosiddetta energia spirituale). Ma come è nato e come si è sviluppato tale concetto?
Il primo ad utilizzare la parola energheia è stato Aristotele, il quale intendeva con energia la capacità di agire; nel Rinascimento poi, il termine indicava la forza espressiva nelle arti; dobbiamo aspettare fino al 1609 prima di trovare un'utilizzo del concetto energetico più vicino a quello odierno, grazie agli studi di Keplero. Ma dal punto di vista fisico, l'età moderna è sicuramente uno dei periodi fondamentali da ricordare : è infatti nella seconda metà dell'Ottocento che viene scoperta una nuova importantissima manifestazione energetica, l'energia elettrica. In realtà già dall'antichità si sapeva dell'esistenza di questa particolare fonte, ma è solo grazie agli studi di Alessandro Volta, Hans Christian Oersted e Michael Faraday che è stato possibile ideare i primi generatori elettrici. Successivamente gli studi scientifici hanno portato alla ricerca di nuove strade, per sfruttare al meglio le risorse offerteci dalla natura.

Tali ricerche hanno condotto, nella prima metà del Novecento, all'identificazione di un'altra fonte, che ha come incipit particolari reazioni chimiche : l'energia nucleare. Dopo questa breve introduzione, sono sicura di aver stimolato in parte la vostra curiosità. Vi invito allora a dare un'occhiata al mio progetto didattico e alla realizzazione dell'esperimento che ho compiuto a fini dimostrativi.
La domanda è veramente molto semplice eppure necessita di una risposta articolata. Intanto una prima e indiscussa caratteristica che si può attribuire all'energia è la sua essenza polimorfa: ne esistono davvero tantissimi tipi! Possiamo parlare in generale di energia potenziale e cinetica di un oggetto posto ad una certa altezza da terra e poi lasciato cadere; possiamo analizzare l'energia chimica, dovuta alla rottura o alla formazione di legami chimici, dell'energia nucleare, prodotta da trasformazioni che avvengono nei nuclei atomici, dell'energia libera,collegata al lavoro che un sistema può compiere sull'ambiente. E ancora possiamo discutere dell'energia elettromagnetica, dell'energia termica, dell'energia elastica, dell'energia geotermica e di quella idroelettrica e anche delle energie rinnovabili : potremmo andare avanti all'infinito. E' davvero molto curioso come questa parola possa collegare tra loro campi e materie che, singolarmente, sembrerebbero inconciliabili: basti pensare che si parla di energia anche in psicologia, in filosofia e nelle varie religioni (la cosiddetta energia spirituale). Ma come è nato e come si è sviluppato tale concetto?
Il primo ad utilizzare la parola energheia è stato Aristotele, il quale intendeva con energia la capacità di agire; nel Rinascimento poi, il termine indicava la forza espressiva nelle arti; dobbiamo aspettare fino al 1609 prima di trovare un'utilizzo del concetto energetico più vicino a quello odierno, grazie agli studi di Keplero. Ma dal punto di vista fisico, l'età moderna è sicuramente uno dei periodi fondamentali da ricordare : è infatti nella seconda metà dell'Ottocento che viene scoperta una nuova importantissima manifestazione energetica, l'energia elettrica. In realtà già dall'antichità si sapeva dell'esistenza di questa particolare fonte, ma è solo grazie agli studi di Alessandro Volta, Hans Christian Oersted e Michael Faraday che è stato possibile ideare i primi generatori elettrici. Successivamente gli studi scientifici hanno portato alla ricerca di nuove strade, per sfruttare al meglio le risorse offerteci dalla natura.
Tali ricerche hanno condotto, nella prima metà del Novecento, all'identificazione di un'altra fonte, che ha come incipit particolari reazioni chimiche : l'energia nucleare. Dopo questa breve introduzione, sono sicura di aver stimolato in parte la vostra curiosità. Vi invito allora a dare un'occhiata al mio progetto didattico e alla realizzazione dell'esperimento che ho compiuto a fini dimostrativi.